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   Di fronte alla scelta di acquisto di un binocolo molti sono  gli interrogativi da porsi e spesso, a parità di qualità tra più binocoli, è  necessario interrogarsi sulle nostre precise necessità e di conseguenza sulle  performance che pretendiamo dal prodotto che andremo ad acquistare.A tal proposito vi sono alcune caratteristiche che possono  davvero fare la differenza tra un oggetto ed un altro, prima tra tutte, essendo  il binocolo uno strumento di ottica, è la qualità degli obiettivi.
 Esistono principalmente due tipologie di sistemi di lenti: a  Prismi di Porro o a Prismi a Tetto.
 Nel primo sistema, che è quello più tradizionale ed  economico, il raddrizzamento dell'immagine avviene montando dei "Prismi di  Porro" dal nome dell'inventore torinese Ignazio Porro, che li  realizzò nella prima metà dell'ottocento, inventando il primo telescopio  prismatico.
 Tali prismi hanno lo scopo di allungare il tragitto dei raggi luminosi,  ottenendo così un binocolo molto più corto anche se più largo, avente la  caratteristica di dare un immagine con un effetto di maggiore profondità.
 I binocoli con prismi a Tetto invece risultano essere molto  più slanciati e leggeri, oltre che più costosi per via della loro progettazione  molto più sofisticata.
 Nei binocoli con prismi a "Tetto", gli  oculari e le lenti frontali (obiettivi), si trovano sullo stesso asse ottico,  conferendo al binocolo una forma più moderna e compatta.
 Il vetro utilizzato per la costruzione dei prismi, è di qualità superiore e  quasi sempre viene trattato al "solfato  di bario" (BAK 4) per poter elevare l'indice di  rifrazione e quindi aumentare il passaggio di luce attraverso i prismi stessi.
 Altro fattore di valutazione da considerare con cura è il  valore della Pupilla di uscita (in inglese "eye-relief"), ossia  l’estensione del campo visivo posteriore dell'oculare.
 Questo valore indica il diametro dell’immagine formata dal  sistema ottico e risulta essere molto importante in caso di scarsità di luce  ed, in generale, per la nitidezza dell’immagine.
 In pratica l'"eye-relief" indica qual è la  distanza massima tra occhio e oculare senza che vada persa parte del campo  visivo.
 La pupilla d'uscita ideale è quella che risulta sempre  leggermente più grande della pupilla dell' osservatore (che varia da un min di  1.5 mm in condizioni di luce ottimali a max 7-8 mm in caso di luce molto  scarsa). Questo valore ci rende più gradevole la visione specie per periodi di  visione prolungati.
 Ultimi due fattori, ma non per importanza, sono  l’anti-appannamento e l’impermeabilità del binocolo, caratteristiche che  saranno fondamentali in caso di umidità e condizioni climatiche avverse.
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 Sistema oculare con Prismi a Tetto   
 Sistema oculare con Prismi di Porro  |